Da The Mirror – Italian Edition
http://it.melong.com
La cornice non potrebbe essere più bella: lo splendido Palazzo della famiglia Donà Dalle Rose nella stupenda città dei canali. Qui International Atiyoga Foundation in collaborazione con Gyamtsholing, Comunità Dzogchen di Venezia, ha organizzato due giornate, il 3 e 4 settembre, grazie all’invito di Chiara Donà Dalle Rose durante la mostra da lei organizzata per la Biennale di Arte Contemporanea Sacra (BIAS) con cui ATIF ha già firmato un accordo di partnership nell’aprile del 2019.
Durante la conferenza stampa di venerdì, Marco Baseggio ha presentato la Fondazione, promossa dal Professor Namkhai Norbu, cappello di una serie di associazioni e scuole che
hanno le proprie sedi in varie parti del mondo e la cui finalità è “promuovere l’evoluzione dell’individuo attraverso le diverse forme culturali o aree della mente che Namkhai Norbu ha sviluppato durante la propria vita per rendere possibii ‘condizioni favorevoli per portare alla luce le potenzialità dell’essere umano’”. Yantra Yoga, Danza del Vajra, Khaita Danze Gioiose, Meditazione, Medicina, Lingua e Cultura Tibetana, Spazio Dinamico degli Elementi, gli Istituti Shang Shung che promuovono la preziosa eredità del Tibet ed esplorano la sua rilevanza nel mondo di oggi, e molto altro rientrano in questa Fondazione che, con il supporto della Comunità Internazionale Dzogchen, sta studiando una via per comparire e collaborare con le diverse realtà culturali contemporanee
La visione di Namkhai Norbu, professore erudito, ma per i suoi studenti grande Maestro di Dzogchen, riconosciuto come tale in tutto il mondo buddista e non solo è, come specificato in conferenza stampa da Marco Baseggio, “dell’essere umano come praticante che attraverso l’insegnamento può sciogliere le proprie tensioni, armonizzandosi non solo con gli altri ma con lo spazio che ci circonda”. E Adriana Dal Borgo, insegnante internazionale di Danza del Vajra e Khaita, che ha girato il mondo con il Maestro per trent’anni, spiega: “danzando ci armonizziamo con la terra”, movimento, armonia e ritmo si fondono in questa meditazione in movimento.
In occasione di questo incontro il timone della Fondazione è stato passato dall’ex Presidente Marco Baseggio alla nuova Presidentessa Benedetta Tagliabue, eletta dal board della
Fondazione con il parere favorevole dei fondatori Nancy Simmons e Carlos Ramos e della famiglia Namkhai. Benedetta, rinomata architetta, docente all’Università Politecnica della Catalogna, è da moltissimi anni discepola di Rinpoche e a lei va il ringraziamento di tutti per aver accettato di prendere le redini della Fondazione, accompagnata ovviamente da diversi collaboratori, portando la propria ricca esperienza a beneficio. Sabato, nel giardino segreto del Palazzo Donà, un gruppo di praticanti di Gyamtsholing, nell’arco della giornata, si è finalmente ritrovato per praticare insieme dopo mesi di incontri on line.
Sono state offerte delle lezioni aperte di Yantra Yoga con gli istruttori di secondo livello Marco Baseggio e di primo livello Chiara Carraro, si è potuto danzare sul mandala con l’insegnante internazionale Adriana Dal Borgo e l’istruttrice di secondo livello Paola Pillon. Dopo una dimostrazione della Danza Om A Hum, i neofiti sono stati invitati a seguire il ritmo della Danza con dei semplici tsam. Le Gioiose Khaita hanno accompagnato una giornata allegra dal clima temperato con la vista sulla laguna.
La partnership tra ATIF e la Fondazione Donà Dalle Rose, che rappresenta la Biennale di Arte Contemporanea Sacra, è stata riconfermata. E la stessa sera, durante la presentazione del suo nuovo libro volta alla raccolta fondi per l’Unicef, Chiara Donà ha ringraziato ATIF e Gyamtsholing per le attività svolte a beneficio di tutti i partecipanti davanti a un pubblico numeroso. L’evento, coinvolgente e di successo, si è concluso, come consuetudine nella bella Venezia, con un generoso aperitivo offerto dalla BIAS.
Un ringraziamento speciale va a Benedetta Tagliabue, agli insegnanti e istruttori, Adriana Dal Borgo, Paola Pillon, Marco Baseggio e Chiara Carraro. E soprattutto al nostro Prezioso e sempre presente Maestro!
Sabina Ragaini